Il gigante di Palo Alto lancia una raffica di netbook basati sui processori intel Atom e alancia la sfida ad Asus e agli Eee Pc
Era tacciata di essere partita in forte ritardo, di aver addirittura sbagliato strategia per aver puntato sui processori di Via Technologies e di aver scelto Windows Vista come sistema operativo di riferimento (in alternativa a Linux). Ora, però, Hewlett Packard si rimette per così dire in carreggiata e con l'annuncio di oggi rilancia in modo prepotente la propria candidatura ad attore di riferimento nell'arena dorata dei netbook. Le tre "new entry" della casa di Palo Alto appartengono alla famiglia Mini ma a differenza del primogenito modello professionale Mini-Note 2133 sono computer ultraportatili destinati al mercato consumer. Che vanno quindi a sfidare direttamente i pc bonsai di Asus, Acer, Dell (che ha appena lanciato un nuovo netbook da 12 pollici) e di tutti i vendor di pc che hanno scommesso su questo promettentissimo comparto del mobile computing.
I nuovi Mini Pc serie 1000, i Compaq Mini 700 e i Mini 1000 Vivienne Tam Special Edition (rivolti al pubblico femminile) si presentano come tutti o quasi gli altri netbook già arrivati (o in procinto di farlo, vedi Samsung) anche sul mercato italiano: design ricercato, dimensioni compatte, funzionalità ad hoc per navigare in Rete tramite reti wireless. Di suo la società californiana ci mette una coppia di software, Mobile Internet Experience e MediaStyle, pensati per rendere ancora più immediata e pervasiva l'esperienza di intrattenimento digitale on e off line, di giovani e non solo e in completa mobilità. Guardando al prezzo di listino indicativo del modello Compaq Mini 700, che sarà disponibile in Italia a dicembre a partire da 399 euro (gli altri due modelli arriveranno a febbraio con costi ancora top secret), è evidente che in Hp hanno deciso di rompere gli indugi e di andare a battagliare più che seriamente con i diretti contendenti, a cominciare ovviamente dagli Eee Pc di Asus.
Sotto il profilo tecnico, la grande novità (per altro ampiamente annunciata) è costituita dalla presenza del processore Atom N270 di Intel; altro attributo a fattor comune è lo schermo da 10,2 pollici, che fa il paio con i dischi a stato solido da 8 o 16 GByte, proposti di serie sui modelli prodotti in volumi. Il fatto, incece, di aver presentato un fashion netbook in edizione limitata ad uso e consumo del gentil sesso lo si potrebbe intendere come un tentativo di replicare quanto già avviene con i notebook, da tempo pensati e venduti anche nell'ottica di prodotti appetibili per una selezionata porzione di utenza.
Quanto Hp potrà incidere nello sviluppo della domanda di mini computer è presto per dirsi. Ma se Amazon sta vendendo oggi negli Stati Uniti il modello Mini Note 2133 equipaggiato con sistema operativo Suse Linux e display da 8,9 pollici a 299 dollari al pubblico (contro i 799 dollari di listino della versione con Windows Vista) c'è un motivo, abbastanza evidente. Il primo produttore al mondo di personal computer vuole fare la voce grossa anche nei netbook, un segmento dove l'accoppiata taiwanese Asus-Acer e la coreana Samsung promettono vita dura ai due vendor americani. Dell e per l'appunto Hewlett Packard.
